Nel 2024, l’Italia ha raggiunto un nuovo record nella speranza di vita, grazie al recupero post-pandemico. Tuttavia, gli anni vissuti in buona salute sono in calo, specialmente per le donne, che registrano un minimo storico (56,6 anni) e un divario crescente rispetto agli uomini. Persistono anche forti differenze territoriali, con il Mezzogiorno penalizzato rispetto al Nord.
Il rapporto ISTAT evidenzia inoltre criticità nella mortalità evitabile, che misura i decessi sotto i 75 anni prevenibili con cure e prevenzione efficaci. L’Italia ha uno dei tassi più bassi in Europa, ma ha perso posizioni nella componente trattabile, a causa delle difficoltà del sistema sanitario durante la pandemia.
Preoccupa anche il crescente fenomeno della rinuncia alle cure sanitarie: nel 2024, il 9,9% degli italiani ha rinunciato a visite o esami, soprattutto per le lunghe liste d’attesa (6,8%) e motivi economici (5,3%). Questo problema colpisce di più le donne, le persone con basso titolo di studio e alcune fasce d’età adulte, con divari ancora presenti tra Nord, Centro e Sud.